Il poker, probabilmente il gioco da tavolo più noto al mondo, deve la sua fama a molteplici fattori tra cui le regole, facilmente comprensibili. Tuttavia la semplicità del regolamento non deve trarre in inganno poiché le strategie per battere l’avversario ed aggiudicarsi la mano sono tutt’altro che semplici. Il poker inoltre richiede sangue freddo, capacità di bluffare e di capire quando sono le carte possedute dall’avversario ad essere un bluff. Tra le tante curiosità ascrivibili a questo gioco vi è anche una terminologia molto ricca che ne descrive le varie fasi. I più curiosi potranno consultare uno dei glossari presenti online presso i portali di giochi o i siti di poker online. In questo contesto ci si limiterà a citare solo alcune locuzioni tra le tante disponibili nei glossari per il poker.
Ante.
Questo termine indica la consuetudine di sottoporre i partecipanti a una piccola puntata obbligatoria ancor prima che le carte vengano distribuite. Questa abitudine è particolarmente diffusa nelle fasi calde di molti tornei di Texas Hold’em.
All-In.
Riferito alle situazioni senza limiti di puntata, il termine sta ad indicare la scelta di puntare tutte le fiches che si hanno a disposizione (Vado all in). In caso di vittoria la giocata All-In si aggiudicherà un importo equivalente per ciascuno dei giocatori presenti e non l’intero piatto disponibile.
Burn and turn.
Pratica che consiste nel rendere inutilizzabile (bruciare) la carta in cima al mazzo per evitare che essa venga vista da uno dei giocatori. Con questo sistema si previene, inoltre, anche il rischio di possibili imbrogli realizzabili con mazzi di carte segnati.
Call (o See).
Call (o See) equivale al “vedo” nella lingua italiana. Questa situazione si verifica quando, dopo una puntata di un giocatore, il concorrente decide di non accodarsi alla puntata invitando l’avversario a scoprire le carte.
Center Pot o Main Pot.
Riferito al piatto, ossia all’intero importo disponibile per la vincita. Nel caso di un “All-In” in corso il Center Pot o Main Pot rappresenterà il piatto rimanente decurtato della vincita All-In.
Check.
Possibilità di saltare un giro senza dovere necessariamente giocare. In questo caso ci si comporta da osservatori riservandosi la possibilità di intervenire nelle mani successive.
Dog o underdog.
Termine usato per indicare una situazione di sfavore con ridotte possibilità di vincere una determinata mano. Ad esempio, se si possiede Asso e Donna, si è dog rispetto al possedere Asso e Re.
Equity.
Rappresenta una sorta di valore statistico generato dal rapporto tra l’ammontare del piatto e le possibilità di vincita di un giocatore. Se sul piatto ci sono, diciamo €100 e le possibilità di vincita del giocatore X sono del 50%, si dirà che la sua equity è pari a €50.
Heads Up.
Locuzione particolarmente in uso nei tornei e riferita a un processo di eliminazione dei partecipanti per cui ne rimangono in gioco solo 2. Altresì si usa il termine Heads Up quando due giocatori decidono di sfidarsi direttamente senza altri partecipanti.
House.
Termine che, intuitivamente, indica il luogo fisico in cui si gioca. La parola va intesa anche in senso più ampio per via che, di solito, la House fornisce anche tavoli, sedie e talvolta anche i dealer che sovraintendono alle giocate.