Durante un convegno alla Camera dei deputati organizzato dalla SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) è emerso un dato gravissimo. Il rapporto tra inquinamento e tumori infantili è spaventoso: negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento di queste patologie in età pediatrica di ben il 90%, almeno nelle zone più contaminate del nostro Paese.
Lo studio si è incrociato con quello svolto dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) e pubblicato lo scorso anno su Lancet Oncology. Ebbene, l’Italia detiene il primato negativo per incidenza tumorale tra i bambini in età compresa tra 0 e 14 anni; in generale è tutta l’area del Sud Europa (con Spagna, Portogallo, Cipro, Malta e Croazia) a presentare numeri davvero preoccupanti.
Tra il 2006 e il 2013 in 28 delle 45 aree italiane maggiormente inquinate si è registrato un aumento dei tumori maligni del 9% tra persone da 0 a 24 anni, con linfomi Non-Hodgkin, tumore ai tessuti molli e leucemie mieloidi acute a registrare picchi di circa il 60%.