Lo studio condotto dalla Brown University e pubblicato sulla rivista Earth and Planetary Science mette in evidenza come le rocce che sono situate in profondità avevano energia chimica sufficiente a dare sostentamento a queste forme di vita elementari.
I microrganismi in questione sarebbero stati alimentati, esattamente come accade sulla Terra, da un processo chimico attivato da elementi radioattivi che rompono molecole d’acqua e liberano quindi idrogeno e ossigeno. I campioni che sono stati raccolti da Mars Odyssey portano traccia di questi processi chimici passati: ci riferiamo a quattro miliardi di anni fa ma questi organismi avrebbero potuto sopravvivere per milioni di anni.