L’illuminazione ha da sempre rappresentato un punto cardine nella vita delle persone. Un tempo, prima che l’elettricità entrasse nella quotidianità di ciascuno di noi, la luce era prodotta da candele, focolai o lampade ad olio; tuttavia, tali opzioni erano sicuramente costose e difficilmente reperibili, soprattutto per coloro i quali appartenessero alle classi sociali più basse. In questi casi, quindi, entrava in gioco il metodo empirico: grazie all’esperienza, all’osservazione e alla pratica, quindi, era di fondamentale importanza orientare bene l’edificio, affinché si potesse beneficiare della luce naturale.
L’illuminazione oggi: un ritorno alle origini
Il ritorno alle origini è un desiderio che accomuna moltissime persone: che si tratti della voglia di abbandonare la città e di trasferirsi in campagna o semplicemente di fare a meno degli agi che la vita urbana offre, oggi sono molte le persone che lasciano la propria ”comfort zone” per prediligere un ritorno alle radici.
Va da sé, quindi, che l’illuminazione sia al centro di un importante processo di rivalutazione, come affermano i consigli e le proposte di Chetariffa.it. Sono tanti gli studi che dimostrano che è assolutamente fondamentale cercare di beneficiare nella maniera più assoluta della luce che la natura offre, senza ricorrere eccessivamente a luci artificiali.
Luce naturale: perché è importante?
Dal punto di vista medico e biologico, è pacifico affermare che la luce naturale sia una vera toccasana per quanto riguarda la vitamina D, poiché questa ci consente di assorbire il calcio attraverso l’alimentazione, fortificando così le ossa.
La luce naturale, inoltre, favorisce la produzione di melatonina: ciò comporta, come conseguenza diretta, il fatto che una volta calato il buio sopraggiunga la situazione di stanchezza necessaria per favorire ed aiutare il sonno.
Luce artificiale: utile ma pericolosa
La luce artificiale viene prodotta attraverso delle apposite sorgenti luminose che hanno come scopo principale quello di fornire l’illuminazione necessaria per sbrigare tutti i compiti giornalieri: basti pensare, per esempio, che in un ufficio è assolutamente importante per fare in modo che si possa lavorare.
Tuttavia, la continua esposizione alle radiazioni che tali sorgenti luminose emettono, potrebbero portare all’insorgere di problemi alla pelle; per evitare ciò, è importante fare affidamento a dei Led che non emettono alcuna radiazione.
Anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, non esiste ancora un Led in grado di sostituire al 100% la luce diurna; i risultati, però, sono comunque soddisfacenti.
Luci led: quali sono i crismi necessari
Prima di prendere in considerazione l’idea di adoperare una luce Led, è assolutamente indispensabile tenere conto di alcuni crismi imprescindibili: questi sono il colore e la luminosità.
A seconda delle stanze in cui si installano i Led, infatti, può essere utile prediligere una luce più chiara o più soffusa: basti pensare, per esempio, che nei bagni si prediligono luci bianche, mentre in stanze come salotti o cucine si prediligono luci più soffuse, che contribuiscano in maniera significativa alla sensazione di relax.
Oltre al colore, quindi, è importante tener conto anche della luminosità: grazie ad essa, infatti, sarà possibile modulare l’intensità della luce a seconda delle proprie esigenze; la mattina, per esempio, potrebbe essere utile adoperare una luminosità più intensa, così da coadiuvare la produttività.
La sera, invece, potrebbe rivelarsi un’ottima idea regolare la luminosità in modo che questa non sia eccessivamente forte, così da aiutare il sonno e favorire il relax.
Ricavare la luce naturale: la soluzione migliore
Anche se talvolta è impossibile ricavare la luce naturale per degli evidenti ostacoli di progettazione, è comunque importante cercare di sfruttare al massimo ogni fonte di luce, laddove possibile.
Non è un caso, infatti, che alcune persone decidano di ricavare dei lucernari, così da cercare di sfruttare al massimo la luce che filtra dal tetto: in questo modo, quindi, si unisce l’utile al dilettevole, coniugando in solo colpo sia crismi di estetica che di funzionalità, configurandosi quindi come un’alternativa interessante e ”green”.